domenica 8 dicembre 2013

LEGGERE I PROPRI SENTIMENTI - II PARTE

FELICITA’

“La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.”
Oscar Wilde



E’ uno stato d’animo di media intensità appartenente al sentimento della gioia. Condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale che viene quasi sempre descritta cosi: "E' difficile dire cosa sia, ma lo so che quando la sento, è solo un stato di benessere, un stare bene”. Spesso si concepisce la felicità come una sensazione di benessere che si prova quando si ottengono dei risultati come l'acquisto di una bella casa, un nuovo compagno, una promozione, ma ciò che si percepiva come una solida felicità finisce, poi, per dissolversi rapidamente. Si cerca, allora, di riconquistarla con il raggiungimento di nuovi traguardi. Come se la felicità risiedesse sempre nel domani.
La felicità non deve essere qualcosa che ci accadrà nel futuro. La felicità non deve essere domani, deve essere qui ed ora, dove ci troviamo, con le persone con cui siamo, con le cose che facciamo. Ora, non domani.
Saggi, formatori, leader religiosi e psicologi ci insegnano che la felicità è uno stato che non si raggiunge mai in modo definitivo ma bisogna imparare a scoprirla educandosi alla cura di sé attimo per attimo.

Se essere sempre felici è forse una chimera, migliorare la qualità della propria vita è alla portata di tutti. Basta crederci, impegnarsi, scegliere gli strumenti giusti. 
Se vuoi essere felice, comincia ad essere felice” ( Leo Tolstoy).
Dott.ssa Teresa Giuzio
Centro di Psicoterapia Familiare