QUANDO IL NUMERO
PERFETTO IRROMPE E SPEZZA TUTTI GLI SCHEMI
Quante cose possono ruotare intorno ad
una “semplice” figura?!
In campo musicale il triangolo è uno
strumento a percussione; in campo geometrico equivale ad un poligono formato da
tre angoli o vertici e da tre lati. Il triangolo nero, invece, è un simbolo del
lesbismo o femminismo dei gay pride; quello di Kanizsa, infine, rappresenta
un’illusione ottica molto nota descritta per la prima volta nel 1955 dallo
psicologo italiano Gaetano Kanizsa.
Ma, lo schema del Triangolo Drammatico
(Drama Triangle) all’interno delle
dinamiche relazionali, è stato formalizzato dallo psicologo statunitense Stephan
Karpman in un articolo del 1968.
Tale triangolo viene solitamente
inquadrato nel contesto dell’Analisi Transazionale e collegato al modello
presentato da Eric Bern nel saggio “A che
gioco giochiamo?”. Può essere considerato come un copione interpersonale relativo ai ruoli ed ai giochi di ruolo. Ma che cos’è un gioco?
Bern lo definisce come “Una serie di
transizioni ripetitive a cui fa seguito un colpo di scena con uno scambio di
ruoli, un senso di confusione accompagnati da stati d’animo sul mondo
spiacevoli.
Ma perché le persone giocano? Il “giocare” rappresenta un modo per soddisfare i propri
bisogni, per nutrirsi, per dare e
ricevere riconoscimenti o carezze.
Il gioco, in pratica, permette alle persone un coinvolgimento emotivo e
relazionale anche se negativo.
La struttura triangolare si riferisce
all’interazione complementare tra
due persone (A e X) e la presenza sulla scena di tre copioni di ruolo. Ogni volta che ognuno di noi gioca entra in uno
di questi tre ruoli:
Ø
VITTIMA: è il ruolo di colui che
si adatta anche quando la situazione non lo richiede. La sua posizione si basa
sul dire IO non sono OK, TU sei OK. La sua caratteristica
principale è quella di non amare la responsabilità, cercando sempre un capro
espiatorio, qualcuno cui incolpare dei propri errori.
La vittima manipola gli
altri installando in senso di colpa nel Persecutore, e cerca di far sì
che il Salvatore si attivi per aiutarla. Esprime dolcezza e dolore – nasconde forza.
Ø
PERSECUTORE: ruolo rivestito da chi
impartisce ordini, regole, norme e limiti che aumentano il malessere e la
dipendenza, utilizzando l’espressione IO sono
OK, TU no.
Spesso egli finge di non
essere mai debole, manipolando e assumendo potere sugli altri attraverso la
forza e la violenza. In questo modo la Vittima finisce per far ciò che il
Persecutore gli ordina: esprime
aggressività – nasconde debolezza e
paura.
Ø
SALVATORE: rappresenta la parte di
noi apparentemente protettiva ma che, in realtà, non favorisce la crescita e
l’autonomia dell’altro. La posizione assunta sarà, dunque, IO sono OK, TU non sei OK. Con la scusa di aiutare gli altri li mantiene in stato
di dipendenza; egli vive un cattivo rapporto con se stesso e cerca di
riscattare l’immagine negativa che ha di sé con azioni meritorie. Il Salvatore
aiuta la Vittima ma le permette di rimanere tale: esprime bontà ed interesse – nasconde
bisogni personali e solitudine.
Questi ruoli, se portati
avanti in modo Legittimo, non sono mai negativi; lo diventeranno, invece,
qualora venissero usati allo scopo di manipolare le altre persone.
Come agiscono i ruoli all’interno del Triangolo Drammatico:
L’azione drammatica ha inizio quando P, S, V vengono stabiliti o previsti
dal pubblico: senza scambio di ruoli non
c’è dramma! Per esempio, nel gioco “voglio solo aiutarti”, nel Drama
Triangle avviene una rotazione (spesso in senso orario) dei ruoli, di
conseguenza: la Vittima diventa
Persecutore e il Salvatore diventa Vittima, dando vita a quello che Karpman
chiama lo SCARTO DRAMMATICO.
Abbiamo visto come la partecipazione ai
giochi comporta un tornaconto in termini di carezze, anche se negative; in
questa situazione, inoltre, è presente una comunicazione dove gli altri sono
ridotti alla stregua d’oggetti, con un tipo di relazione IO/ESSO, privati della
loro individualità e del loro valore, escludendo la possibilità di viver ed
esprimere sentimenti autentici.
Un modo felice di “essere-nella-relazione”, in un tipo di relazione IO/TU, potrà
essere possibile riconoscendo le proprie posizioni all’interno del Triangolo
Drammatico, interrompendo i giochi
uscendo dai ruoli. Il guadagno reale sarà espresso in termini di
benessere e crescita personale.
“Tutto il mondo è un
palcoscenico,
e tutti, uomini e donne
non sono che attori.
Hanno le loro entrate e
le loro uscite..
Ciascuno nella sua vita
recita diverse parti”
W. Shakespeare
Dott.ssa Sabrina Agostinone