giovedì 27 marzo 2014

LA FELICITA' SECONDO MATTEO

COS'E' LA FELICITA'?


La felicità è un diritto che l'uomo, in quanto essere umano, possiede.
Non si sa bene cosa sia però una cosa è certa: tutti la cercano, tutti la vogliono.
E' soggettiva perché non esiste una formula, ma ogni uomo, nel tempo, comprende qualcosa di essa.
Esistono vari modi per essere felici. C'è chi la felicità la acquisisce grazie ad una situazione, ad un evento, ad esempio.
Beh è davvero misterioso, enigmatico stabilirne i contorni, non si può comprendere appieno perché l'uomo inconsapevolmente abbia questo bisogno.
Quello che si può dire sicuramente è che l'essere umano fa di questa ricerca il fondamento della sua vita. Perché in fondo la felicità non è altro che uno stato d'animo, una scelta. L'essere umano infatti può scegliere se essere felice, felice della sua vita. La felicità non è eliminare i problemi, ma cambiare la visione che talvolta abbiamo di essi. Se l'uomo è felice affronta e percepisce le difficoltà in maniera diversa.
A sua volta, la difficoltà non è una barriera ma diventa un ponte per metterci alla prova e dimostrare il vero valore di noi uomini. Perché l'uomo vale e può senz'altro essere padrone di se stesso. Può riuscire anche nei momenti negativi a non farsi annichilire dalle situazioni.
La felicità è misteriosa, deve essere riconosciuta nel piccolo. Chi riesce a scovare nell'ordinario lo straordinario può dirsi felice, perché l'uomo non si accontenta mai e spesso non si rende conto che tutto quello di cui ha bisogno fa già parte del suo quotidiano, è lì a portata di mano.
È qualcosa che non vedi ma percepisci, La senti. Gli altri però la vedono nei nostri occhi; quando siamo felici abbiamo la luce dentro e con quella stessa luce illuminiamo la vita degli altri.
Matteo Sborgia
Matteo Sborgia è un ragazzo di Pescara (PE), iscritto alla Magistrale di Lettere Moderne all'Università di Chieti (CH). Attraverso questa riflessione sulla Felicità lancia la sua sfida alle difficoltà della vita testimoniando l'importanza di assaporare il gusto delle piccole cose del quotidiano.