PERSONAGGI IN CERCA DI … COLLOCAZIONE!
Il triangolo no! Così cantava il celebre
Renato Zero un po’ di anni fa; il famoso cantautore già nel 1978 dava libero
sfogo alla sua sfera sessuale ironizzando su quello che poi sarebbe diventato
un “particolare” triangolo amoroso: lui, lui l’altro.
La possibilità di avere relazioni inizia nella
nostra vita proprio attraverso un “triangolo”: non può esserci
relazione, se prima non si passa attraverso una situazione a “tre”.
Questa fase, che inizia intorno ai tre anni di
vita, ha a che fare con la trasmissione del primo vero amore infantile che, si
manifesta all’interno del nucleo familiare coinvolgendo le tre figure
principali: madre – padre – bambino/a.
Lei, lui, l’altro/a rappresenta la condizione
cui il bambino sperimenta le sue arti seduttive che lo porteranno a cercare, da
un lato, di conquistare il genitore del sesso opposto e, dall’altro, di
sperimentare un senso di rivalità verso il genitore dello stesso sesso. È per
questo che tutto quello che non viene risolto lascerà, nel corso del tempo, una
traccia indelebile e, richiederà una rievocazione proprio all’interno delle
relazioni future.
Il triangolo può illudere a lungo,
specialmente la donna, che il problema appartenga all’altro: infatti, nella
fantasia femminile, il disagio è vissuto come un’impossibilità dell’altro a rendersi
disponibile.
Tra le esperienze relative alla dimensione
amorosa, il tradimento, il sospetto, il fantasma, la paura di essere delusi
e ingannati, sono sicuramente tra le più penose. Anche vincoli
d’amore potenti e apparentemente indistruttibili hanno spesso a che fare con
gelosie, vendette, tradimenti.
L’esperienza dell’infedeltà assume per ognuno una valenza personale, oltre che
culturale, legata ai propri modi di pensare e di vivere la coppia e se stessi.
Sono innegabili i vissuti profondi che in genere va a smuovere, anche se non se
ne vuole prendere coscienza: abbandono, perdita e di rabbia per chi lo subisce;
senso di colpa e di disorientamento anche per chi lo conduce.
In “Amare tradire” (Bompiani, 2000) lo
psicoanalista Aldo Carotenuto scrive che “anche se spesso
il tradimento viene vissuto come la distruzione dell’amore, in realtà esso
rappresenta il motore della sua trasformazione”.
Il messaggio è che “cambiamento e fallimento
sono profondamente legati e quindi se non attraversiamo il fallimento,
l’errore, la ferita, la disillusione non saremo in grado né di guarire, né di
proseguire per la nostra strada”.
Pur essendo un comportamento riprovevole, il
tradimento viene ugualmente condotto: chi lo subisce viene investito da un
tempesta di emozioni, dalla rabbia alla tristezza, passando per la vergogna e
l'impotenza.
Ma cosa spinge una persona a ricercare l’amore
di un uomo impegnato?
Laddove, nell’infanzia, le figure genitoriali,
non vengono interiorizzate come accoglienti ed empatiche, nella vita adulta la
ricerca di un rapporto amoroso dovrà fare i conti con i propri vissuti
interiori e tenderà verso situazioni difficili o impossibili.
In un rapporto triangolare, l’amante è costretta a
vivere in clandestinità, credendo di “avere” le parti più belle
dell’altro ma, in realtà, gode solo in parte e forse non lo conosce nemmeno
profondamente. È più difficile amarsi e condividere la quotidianità piuttosto
che incontrarsi saltuariamente, magari in un motel.
Sternberg propone un triangolo
amoroso chiamato “dell’azione” in cui ad ogni
componente dell’amore corrispondono delle azioni e non solo pensieri.
v La passione:
ovvero il desiderio sessuale, l’attrazione fisica e l’erotismo; erotico
richiederà il contatto fisico, la sessualità,
la varietà e non la monotonia dei comportamenti sessuali.
v
L’intimità:
cioè la sensazione d’essere vicini, uniti e legati l’uno all’altro; richiederà
la comunicazione dei propri sentimenti interiori, l'offerta del sostegno
emotivo, la condivisione del proprio tempo e delle proprie cose.
v
L’impegno:
vale a dire il dovere verso l’altro, il prendersi cura, la volontà di costruire
un rapporto nel tempo;
comporterà il fidanzamento, il matrimonio, la fedeltà, la capacità di
superare i momenti difficili, la capacità di trovare un
valido compromesso nelle diverse legittime esigenze ed
aspirazioni.
Non si possono non citare, dunque, i
triangoli amorosi più celebri di tutti i tempi:
ANNA KARENINA
- La bellissima Anna è sposata con Alexej Karenin, uomo nobile ma freddo
e distante. S’innamora dell'appassionato conte
Vronskij ma il loro amore porterà solo grandi disgrazie.
IL GRANDE GATSBY
- Meraviglioso e struggente triangolo: Jay
Gatsby ama da sempre Daisy che però è sposata a Tom Buchanan che a sua
volta la tradisce.
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
- Lizie, ma come hai fatto a credere alle balle di Wickham e a non
lasciarti sedurre in quattro e quattr'otto dal fascino e dall'aplomb
di Mr Darcy.
CAMELOT
- Artù è sposato con Ginevra che è innamorata del migliore amico di
Artù, il bello e coraggioso Lancillotto, il quale la ricambia. Ma Artù
e Lancillotto sono amici per la pelle. L'amicizia, però, non è un legame
abbastanza forte per impedire ai due amanti di fuggire insieme.
Il famoso “triangolo amoroso” ha spesso un
significato di tipo compensatorio: l’amante diventa, quasi sempre, un vero e
proprio pusher di emozioni, in quanto il legame principale risulta essere
non appagante e soddisfacente. Colui o colei che ama, rappresenta il contro
altare del partner, per caratteristiche fisiche, psichiche e sessuali; viene
visto come un rifugio dal quotidiano, poiché regala emozioni e sensazioni
forti, alimentando sempre il desiderio erotico.
Ma alla base di qualsiasi triangolo amoroso,
purtroppo, c’è il tradimento: “Tradire
significa infrangere le aspettative dell’altro, violare il patto di
condivisione emotiva che le sostiene anche se le cause possono essere
precedenti, e il tradimento essere un tentativo di soluzione di una sofferenza
di coppia, o uno dei modi attraverso cui la sofferenza prende forma. Di fronte a un
tradimento spesso si valutano le cose in modo istintivo dividendo i partner tra
chi è colpevole e chi è vittima, chi fa il torto e chi lo subisce. Più rara è
la ricerca di un significato interno alla coppia.”
Elaborare e superare un tradimento può essere
un processo lungo e faticoso, che non tutti sono in grado di fare, portando
così ancora di più i partner alla deriva. Un percorso individuale e di coppia
potrà essere la giusta soluzione ma occorre impegno e volontà reciproca.
Adulterio: incollare altrove ciò che si è rotto
in casa.
Julien De Valckenaer
"Chiunque sia sospettoso invita al
tradimento."
Voltaire
Dott.ssa Sabrina Agostinone